Rapallo
E’ uno dei grandi centri della riviera di Levante, che si affaccia sul Tigullio in una insenatura protetta dai venti e dalle correnti: un sito felice per il clima e le bellezze naturali, già abitato in epoca preromana dai Liguri Tigulli. E’ meta del turismo internazionale e ospita importanti eventi culturali, come il premio letterario nazionale per la donna scrittrice e la mostra internazionale dei cartoonisti. Agli stabilimenti balneari si affiancano i due porticcioli turistici che garantiscono una capienza complessiva di circa 900 posti barca; alle strutture prestigiose per congressi e convegni (come l’ex convento delle clarisse, oggi auditorium) si aggiunge la passeggiata a mare con i suoi celebri dehors. Gli impianti sportivi sono di ottima qualità, come le piscine olimpioniche, il club ippico, il minigolf e il tiro a segno. Non meno conosciuto il campo da golf a 18 buche, uno dei più quotati d’Italia. Il Santuario di Montallegro è il più importante centro di devozione del Tigullio, celebrato a luglio da una festa patronale molto conosciuta per i fuochi d’artificio, e si può raggiungere grazie a una comoda funivia. Interessante anche l’itinerario a piedi verso il santuario, come quello per San Fruttuoso. Altri sentieri salgono verso l’interno dalle colline affacciate al mare, comprese nel parco del Monte di Portofino e caratterizzate dalla tipica flora mediterranea: ulivi, lecci, ginestre, e più in alto castagni.
Rapallo – L’antico castello
Il simbolo di Rapallo, eretto nel 1550, sotto la direzione dell’architetto Antonio Carabo, per decisione del Senato genovese dopo che il 4 luglio dell’anno precedente Rapallo aveva subito l’assalto ed il saccheggio da parte della flotta barbaresca di Torghud conosciuto come “Dragutte”.
Rapallo – La Festa del 1,2,3 di Luglio
La festa piu’ sentita a Rapallo, dedicata alla Madonna di Montallegro, nella foto potete ammirare gli spettacoli pirotecnici tipici di questa festività.
Rapallo – Il monastero di Valle Christi
Situato nella zona pianeggiante sottostante San Massimo fu fondato nel 1204 per iniziativa di due nobili donne genovesi.
Il monastero ospitò prima suore dell’ordine cistercense e quindi monache agostiniane, venne soppresso dalla bolla del pontefice Pio V emessa il 3 ottobre 1568.
Il campanile romanico, gli archetti a sesto acuto, le colonnine leggiadre, i frammenti del chiostro e delle mura perimetrali dicono il valore dei maestri comacini che edificarono e testimoniano l’imponenza di questo appartato luogo di preghiera.
Rapallo – Il Ponte detto “di Annibale”
L’antico ponte in pietra, che scavalca la strada carrozzabile per Santa Margherita Ligure, è significativa conferma di come possa facilmente radicarsi una denominazione, quella del condottiero cartaginese, frutto di una bizzarra, anche se suggestiva, invenzione.Non può infatti trovare altro fondamento di quello, estremamente fragile, che poggia su di una sbrigliata fantasia, il voler presumere che Annibale, scavalcate le Alpi nel 218 avanti Cristo, abbia percorso col suo esercito il nostro litorale, attraversando, o addirittura costruendo, questo ponte che, imponente nella sua mole, tuttavia non assolse mai altra funzione che quella di collegare il “pagus” rapallese con i “vici” di Pagana, Pescino e Porto Delfino.Il vittorioso itinerario del condottiero punico viene infatti ubicato dagli storici ben lungi dalle sponde del Tigullio e, quel che più conta, Annibale fa capolino affiancato al nostro ponte soltanto a partire dalla seconda metà del 1800.
Rapallo – San Michele di Pagana
Giungendo da Rapallo, il golfetto di San. Michele si offre con tutto il suo particolare fascino. Le ville, il campanile, la chiesa dominano il verde delle colline mentre il nucleo abitativo pare voglia spingersi nell’incanto del mare.
Rapallo – Il Santuario di Montallegro
E’ il più importante centro di devozione del Tigullio, celebrato a luglio da una festa patronale molto conosciuta per i fuochi d’artificio, e si può raggiungere grazie a una comoda funivia.La Madonna di Montallegro patrona di Rapallo, il 2 luglio 1557 apparve a Montallegro ad un contadino, donò ai rapallesi un preziosa icona ed espresse il desiderio di essere venerata in quel luogo.
Camogli
Rinomata città ligure marinara situata al centro del Golfo Paradiso e protetto dal promontorio di Portofino, rimasta praticamente immutata da secoli con la caratteristica struttura edilizia dalle alte case a colori vivaci strette le une alle altre, separate da vicoli angusti e arrampicate sulla costa. Il suo nome, “Casa delle mogli” è un’indicazione delle antiche origini: gli uomini sempre assenti perché in mare. Il suo nucleo medievale, caratterizzato dai vicoli in salita, da gradini e portici, trova naturale sbocco nel porticciolo, tutt’oggi dominato dalle barche dei pescatori.
Le spoglie di San Fortunato e alcune reliquie di San Prospero sono custodite nella parrocchiale di Santa Maria Assunta, edificata nel XII secolo su un piccolo promontorio che è anche il nucleo originario del paese. Accanto sorge il coevo castello della Dragonara, fortificazione più volte distrutta e ricostruita
San Fruttuoso di Camogli
La millenaria abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte, costruita verso la fine del duecento ed è stata restaurata di recente.
Il complesso comprende la chiesa, il chiosco e le tombe tardoduecentesche della famiglia Doria. I sepolcri sono caratterizzati da stutture ad arco gotico che alternano marmo bianco e ardesia grigia.
Il complesso è dominato dalla torre Doria, costruita nel 1562 per difendere il borgo dalle incursioni dei pirati barbareschi.
Nelle acque prospicienti l’abbazia, a 17 metri di profondità, è collocata la statua del cristo degli Abissi, meta classica e sempre emozionante per i sub anche dotati solo di maschera e pinne.
Portofino
Paese di origine romana (“Portus Delphini” derivato dal gran numero di delfini che popolava le acque circostani), nel medioevo l’importanza di Portofino cresce grazie al suo porto naturale che favoriva un sicuro approdo e rifugio per i velieri dell’epoca.Per comprendere la bellezza e l’eccezionalità di Portofino bisogna guardarla dal piazzale della chiesa di San Giorgio, sul promontorio del faro: da lì con un colpo d’occhio si dominano il porto e la fila di case colorate con le caratteristiche decorazioni.Il porticciolo turistico, capace di 300 posti, ha ospitato le imbarcazioni da diporto più prestigiose del mondo, ed è meta del turismo più esclusivo. Molti protagonisti della storia e dell’arte del ventesimo secolo sono passati da qui, e fare una lista anche parziale è davvero difficile.La famosa “piazzetta” delimitata dalle casette, tutt’attorno e sotto i portici dagli archi a sesto acuto, lungo la Calata e il Molo, le boutiques, gli american bar e i ristoranti, non a caso fanno di questo luogo una perla rinomata ben oltre i confini regionali e nazionali, meta di turisti e visitatori da ogni parte del mondo.
Portofino – Fortezza di San Giorgio (Castello Brown)
Nasce con funzioni difensive, come piccolo fortilizio in epoca medioevale. Ampliata nel 500 per volere della republica di Genova, fu forse trasformata in ospedale, fino a quando alla fine del 800 il console britannico Yeats Brown, la trasformo in residenza privata. Dal 1961 è di proprietà del comune di Portofino.
Santa Margherita Ligure
Vive una vita intensa attorno al suo porticciolo: occasioni mondane, feste, folclore. E tanto sport: vela, naturalmente, ma anche sci nautico e canottaggio, per citare solo quelli legati all’ambiente marino.
Santa Margherita Ligure è certamente un borgo di antichissime origini. Il primo documento che ne parla specificamente risale al XII secolo: qui viene indicata come “Santa Margherita di Pescino”. Nei secoli successivi si formano due distinti borghi, Pescino, appunto, e Corte. La fioritura barocca, un momento alto dello splendore ligure, ha fatto sorgere anche qui notevoli monumenti. Il più evidente, quello che dà un tono all’intera cittadina, è villa Centurione. La sua costruzione risale, per iniziativa dei Durazzo, agli anni appena posteriori al 1560 ed è “firmata”, con ogni probabilità, dal grande architetto Galeazzo Alessi. La villa è circondata da un grande parco con giardino all’italiana. Della stessa epoca il castello situato vicino al mare. Notevoli le chiese tra cui la Basilica di S. Margherita di Antiochia, che racchiude nella sua struttura barocca opere dei maestri genovesi (De Ferrari, Castello, Ponsonelli, Carione).
Zoagli
Sorge in una piccola insenatura che si apre in mezzo alle scogliere tra Chiavari e Rapallo, alla foce del torrente Semorile. Abitata già in epoca preromana e molto conosciuta in epoca medievale per la produzione artigianale di sete e velluti, durante la seconda guerra mondiale ha dovuto subire numerosi bombardamenti che ne hanno in parte cambiato l’aspetto originario.
Genova
Genova, la città capoluogo della Liguria, si estende sulla costa del golfo omonimo tra Voltri a ovest e Nervi a est, mentre verso l’interno comprende i tratti inferiori delle valli del Polcevera e del Bisagno. Gli abitanti al 1999 sono oltre 678.700. L’attuale conglomerato urbano è il risultato dell’accorpamento di diversi comuni, avvenuto nel 1926. Il nucleo originario, già esistente in epoca preromana, si sviluppò intorno all’approdo del Mandraccio e sulla soprastante collina di Castello. Nel IX secolo i genovesi costruirono la prima cinta muraria e gettarono le basi per lo sviluppo della navigazione e del commercio sul mare, che porterà la Repubblica di Genova a diventare una potenza marinara del mediterraneo e a creare un dominio esteso in tutto il territorio ligure. Dal XIX secolo al grande porto si affiancarono importanti insediamenti industriali. Il centro storico è uno dei più grandi d’Europa.
Acquario di Genova
Visitare l’Acquario di Genova è come compiere un viaggio emozionante attraverso l’immensità del mare. Un’esperienza unica alla scoperta di un universo ricco di vita, di forme curiose e di strane creature.
Foche, delfini, pinguini, squali, pesci di tutte le forme e colori, vi accompagneranno lungo tutto il percorso alla scoperta del mondo marino.
per maggiori informazioni ecco il collegamento al sito ufficiale www.acquariodigenova.it
Cinque Terre
Cinque miglia di costa rocciosa nella Liguria orientale, due promontori alle estremità, migliaia di chilometri di muretti a secco coltivati a vite, cinque paesini meridionali arroccati su speroni di pietra o disposti a grappolo in minuscole insenature: queste le coordinate delle Cinque Terre.
Finalmente Parco Nazionale e territorio tutelato dall’Unesco dal 1997 in quanto sistema di interesse naturalistico ambientale, questa zona è caratterizzata dalla presenza di tipici versanti scoscesi coltivati a vite per mezzo di faticosi impianti di terrazzamenti, testimonianza unica della trasformazione operata dalla laboriosa attività dell’uomo sul territorio.
Il suggestivo tipo di costa a strapiombo sul mare, con falesie che raggiungono spesso le verticalità, alternato a baie, anfratti ed incantevoli spiaggette tra gli scogli, con fondali profondi e ricchi di varietà ittiche, fanno di questo comprensorio una autentica “opera d’arte” della natura.